La quasi metà di ogni allenamento di arte marziale si focalizza sullo stretching, la tensione dei muscoli, l'attenzione al respiro e alla
concentrazione.
Per tali motivi non è difficile incontrare praticanti dediti a impegnarsi in forme di yoga.
Esercizi di breve durata, facili da replicare in salotto, possono aiutare il corpo, nonché la mente, a rimanere in allenamento.
Efficacia muscolare
Lo yoga appartiene alla famiglia delle discipline meditative asiatiche e a seconda della “scuola” di origine si focalizza ancora oggi
su tale fine, seppure molto utilizzato in funzione di stretching preservandone l’aspetto di rilassamento del corpo e della mente.
I movimenti principali riguardano l’allungamento dei muscoli, nonché un loro potenziamento più o meno consistente a seconda di cosa
si richiede al proprio corpo.
Lo yoga possiede una stretta relazione con le principali arti marziali sotto molteplici aspetti: in primis il miglioramento della capacità muscolare,
l’attenzione al respiro e la concentrazione. Questi tre punti sopra sono costanti in ogni allenamento di combattimento.
La lotta richiede notevole flessibilità muscolare per poter svolgere efficacemente le tecniche richieste
(pensiamo a una calcio tirato a 170 cm di altezza – high kick - o a proiezioni a terra della scuola russa o brasiliana).
Respiro
Il respiro – e con esso intendo una corretta respirazione di naso, di bocca e di addominali – è fondamentale per reggere sforzi fisici consistenti.
Spesso sotto stress si tende a respirare solo con il naso facilitando una perdita di energie rapida.
Gli esercizi di Yoga richiedono un focus sul respiro costante permettendo al corpo di realizzare allunghi muscolari consistenti,
e lo stesso avviene nella replica delle tecniche marziali.
Concentrazione
La concentrazione è implicita nello Yoga. L’equilibrio che segue il cosiddetto flow richiede una elevata concentrazione mentale
onde evitare di “spezzare” i movimenti o di non riuscire a compierli e ciò si verifica pure nelle pratiche marziali,
ove il susseguirsi di tecniche di varia natura e lo stress dettato dal trovarsi fuori dalla comfort zone richiede alla propria mente
di rimanere calma e concentrata nelle più tempestose avversità.
Specie per gli esordienti del settore, si trovano numerosi video tutorial su
YouTube che permettono alle persone di avvicinarsi a tale pratica,
seppur si consiglia, specie alle prime esperienze, di essere affiancati a un esperto onde evitare di compiere erroneamente i movimenti facilitando
infortuni muscolari.
Vinyasa
Flessibilità ed elasticità
Una delle forme di Yoga più comune è nota sotto il nome di "Vinyasa" - Vi ovvero "in modo speciale" e nyasa "posizionare".
Trattasi di uno stile molto flessibile alle caratteristiche fisiche ed esigenze di chi lo pratica con focus sull'elasticità
e sulle tecniche di respirazione. Le asana (posture) si susseguono in un flow - una serie di movimenti sincronizzati.